Specchia
- Chiese e Monumenti
Delle antiche mura che cingevano il paese rimangono solo alcuni frammenti lungo
la via che lo circonda ad occidente.
Il centralissimo
Castello Protonobilissimo-Risolo č una costruzione
cinquecentesca ma con visibili rifacimenti che risalgono ad epoca secentesca e
settecentesca. Un tempo della famiglia Ratta, poi dei Del Balzo, Di Capua,
Gonzaga, dei Branda, dei Trani, dei Protonobilissimo, marchesi di Specchia nel
1500 e 1600, appartiene oggi alla famiglia Risolo. Imponente č il portale
sormontato, all’altezza della chiave di volta, dallo stemma di famiglia. Ai
lati, su due basette, sono collocati due mezzibusti. Un’ampia loggiata sovrasta
il portale d’ingresso. Sulla sinistra si erge una maestosa torre merlata.
La
Chiesa parrocchiale fu edificata nel 1605 ma nel ‘700 č stata rifatta la
facciata e la navata centrale. Sempre in questo periodo sono strate costruite le
due navate laterali a causa dell’aumento della popolazione. I pilastri sono in
pietra leccese stuccati alla veneziana mentre gli archi trionfali sono decorati
con motivi floreali.
La Chiesa e il Convento dei Francescani neri (Cappuccini) sono stati edificati nel sedicesimo
secolo. La chiesa presenta delle rifiniture gotiche ma di antico č rimasto solo
un arco a sesto acuto sulla porta della facciata, la bellissima cappella
dedicata a Santa Caterina d’Alessandria e la cripta sotto il coro ricca di
affreschi. Il resto č stato rinnovato nei due secoli e pił volte imbiancato. Sul
muro a sinistra della facciata si nota un altorilievo in pietra leccese
raffigurante probabilmente qualcuno dei Protonobilissimo che contribuģ
all’edificazione della Chiesa. Nel primo altare a destra, del 1600 si vede
scolpito lo stemma dei Protonobilissimo. Negli affreschi della cappella sono
effigiati S. Cosimo, S. Damiano, il martirio di S. Agata. Sono inoltre presenti
molte scene della vita di S. Caterina e del suo martirio.
La Cripta che si trova sotto il convento dei Cappuccini, scavata nella roccia č
sorretta da 36 colonnine su quattro linee e contiene al suo interno
numerosi affreschi bizantini. Pare che, qui, San Francesco vi abbia trascorso
pił di una notte.
La
Chiesa di Sant’Eufemia venne eretta durante la dominazione greca ed č ora
vincolata dalla Soprintendenza ai monumenti. L’abside della chiesa č disposto
verso oriente. Secondo l’uso bizantino, infatti da questo punto cardinale sorge
il sole, simbolo della divinitą di Cristo. La pianta č rettangolare mentre
l’abside, costituita da blocchi regolari di pietra locale, acquista forma
poligonale. Su di essa si apre una grande bifora che illumina l’interno. Il lato
esposto a tramontana non ha porte, ma solo quattro finestrelle quadrangolari. Il
lato di mezzogiorno ha una porta delimitata da semplici pilastri ed architrave.
In alto, delle tre finestre una č chiusa da una lastra di pietra leccese
traforata a forma di croce greca. L’interno č a tre navate racchiuse al centro
da colonne monolitiche che reggono archi a tutto sesto, i quali sui muri
perimetrali sono sorretti da pilastri monolitici.
La
Cripta della Madonna del Passo. Assunse la forma attuale tra il ’500 e il
‘600. Di forma quadrangolare con al centro un baldacchino delimitato da colonne.
Sull’altare tardo rinascimentale si trova un pregevole quadro della Madonna col
Bambino.